Monterosso, borgo delle Cinque Terre
Monterosso è uno dei cinque borghi delle Cinque Terre. A seconda se si va in direzione La Spezia oppure Levanto, diventa l’ultimo o il primo. Monterosso è il tipico borgo di mare: un bel lungo mare attrezzato, una bella spiaggia e tanti localini e ristoranti. Le abitazioni sono molto signorili: bei palazzetti molto ben curati. Come gli altri borghi, il modo piu’ veloce e tranquillo è raggiungere Monterosso in treno. Vi mettiamo il link per info sulla card per il treno https://www.cinqueterre.eu.com/it/cinque-terre-card con la quale potete viaggiare su tutti i treni che fermano nei cinque borghi. La card è giornaliera. I treni passano con molta frequenza e i tragitti sono brevissimi. Le stazioni si trovano a pochi metri dai centri dei borghi. Percorrendo il lungo mare ,sulla spiaggia della Fegina, non puoi non notare il gigante Nettuno che sembra seduto sulla scogliera. Visto di profilo è veramente grandioso e si armonizza perfettamente con il contesto. Alto più di 14 metri, fatto in cemento e ferro è stato realizzato nel 1910 da Arrrigo Minerbi. Sembra sorreggere il tetto della costruzione alle sue spalle che è cio’ che rimane di Villa Pastine. Un tempo, ci dice la storia, il gigante sorreggeva una terrazza a forma conchiglia e teneva in mano un tridente. Il tempo e il mare lo hanno ridotto un po’ male. Anche se oggi vediamo il risultato di un restauro da poco concluso. Il Gigante, come abbiamo detto era come decorazione alla sontuosa villa che si ergeva alla sue spalle, di cui sorreggeva il terrazzo, che oggi non c’è piu’. Questa Villa era dell’avvocato Pastine, nativo di Monterosso, poi trasferitosi in Argentina, dove aveva fatto fortuna. Tornato a Monterosso fece costruire questa grandissima villa. Si dice che durante la Seconda Guerra mondiale la villa venne seriamente danneggiata e poi il degrado e la decadenza della fortuna dell’avvocato fecero il resto. Anche il gigante fu danneggiato da una bomba: gli saltarono arti e parte del viso. Alcuni lo volevano distruggere definitivamente, per lo scarso valore artistico, ma il popolo di Monterosso si oppose. Delle villa Pastine racconta anche Eugenio Montale che a Monterosso trascorreva l’estate. Scrive “Tre piani alti più di cinque metri ciascuno, con una torre e terrazze e una loggia a colonne e un ponticello e un lastricato decorato come un tappeto turco e le panchine in finto legno e una grande scalinata in marmo di Carrara a tre rampe e perfino un’improponibile copia della Statua della Libertà… e poi le arcate che sorreggevano la scalinata ricoperte di finta roccia e il giardino pensile antistante la villa… un sogno o, per l’architettura razionalista, un delirio!” Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e molti delle sue estati , qui a Monterosso. La famiglia Montale possedeva un palazzetto stile liberty , che Montale chiamava Villa delle due palme. Oggi la villa purtroppo è chiusa perchè proprietà privata, ma il parco intorno è diventato parco letterario dedicato al poeta. Diametralmente opposto alla spiaggia del Gigante, sorge il centro storico di Monterosso. Superato infatti San Cristoforo o dei Cappuccini, c’è il borgo vecchio e il porticciolo.Cosa sapere su Monterosso
Dove si trova…
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Come raggiungere Monterosso
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Cosa abbiamo visto….
La spiaggia del Gigante.
Villa Pastine e i suoi misteri…
Insomma ai tempi ,questa villa, doveva essere una cosetta non molto sobria.Villa Montale
Monterosso il borgo piu’ grande delle Cinque Terre.
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